“Telecomunicazioni in Protezione Civile: dove eravamo, dove siamo arrivati e quale sarà il futuro”

Un Tavolo Tecnico Nazionale TLC organizzato dall’Associazione Radiantistica CB OM Alessandria.

Ieri 11 ottobre 2023 i funzionari delle TLC regionali e le Associazioni di volontariato TLC (ARI-FIR-RNRE) si sono incontrati ad Alessandria con i dirigenti

e i funzionari delle Regioni e del Dipartimento di P.C. : Dott.ssa Casertano, Dott. Placidi e il dirigente del Ministero delle imprese e del Made in Italy, Dott. Zezza. Per l’ARI erano presenti Lello Caffaro IK7FIB (in veste anche di funz. TLC Regione Puglia), Alessio Sacchi IZ4EFN pres. ARI Nazionale e Claudio Bianco IK1XPK pres. ARI Piemonte e V.O.

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UNA RADIO SALVA LE VITE!

Una lezione di operatività radio dalla zona dell’appennino romagnolo alluvionato.

Una comunicazione efficace e la disponibilità di informazioni possono fare la differenza in situazioni di emergenza, e una radio può svolgere un ruolo cruciale in tutto ciò.

Foto di Michele Montefiori

Vi invitiamo ad ascoltare il “riassunto” del file audio allegato. Sono 33 minuti su 48 ore di radiocomunicazioni d’emergenza avvenute nei primi due giorni dell’alluvione in Romagna.

Radiocomunicazioni d’emergenza su frequenze radioamatoriali (queste del file si sono svolte sul R4a del monte Ghebbio (RA), ma ce ne sono altre effettuate sul  ripetitore di San Marino T79 comprese le radiocomunicazioni tra la Colonna Mobile Regionale Lombardia e la sala operativa regionale di Milano effettuate da IU2ACH , sul IQ4EV-1 DMR, sul R5a.

Nella zona alluvionata c’erano anche  dei nostri volontari ARI RE Lombardia ODV: IU2ACH Fabio e IK2GAO Alberto (presidente della sez. ARI di Magenta) autore di questo documento

Alberto ha raccolto le radiocomunicazioni del rpt R4a , radiocomunicazioni tra la Prefettura di Ravenna e i tanti COC e COM sparsi sull’appennino romagnolo. 20 radioamatori che hanno effettuato un servizio esemplare dimostrando quale sia il ruolo del radioamatore in situazioni d’emergenza.

Sembra essere tornati decine di anni indietro per cosa sono riusciti a fare con solo radio analogiche e un semplice ponte ripetitore in VHF , uno dei 1000 e più ripetitori radioamatoriali presenti sull’intero territorio nazionale.

Questo resoconto audio sarà inserito nelle ore di lezione teorica rivolte ai volontari ARI RE Lombardia.

I radioamatori in una situazione di pericolo, di completo isolamento, hanno con la propria radio, condotto le operazioni di ricerca e soccorso, la radio ancora una volta si è dimostrato uno strumento cruciale. C’erano persone intrappolate e in pericolo, sono state salvate comunicando posizione, coordinate ecc., IU4 PSZ e gli altri OM hanno operato con professionismo e padronanza della radio. Ascoltando i passaggi radio si nota la preparazione degli operatori, professionale, dovuta magari  ai contest (ore di radio senza “mollare”) , all’allenamento che si fa ogni giorno con la propria stazione radio, la passione della radio.

Da i Vigili del Fuoco al Soccorso Alpino, dai corpi di Polizia alle Municipali, l’emergenza è stata gestita da una semplice radio analogica, un’antennina e una batteria.

Nel file dell’audio sono stati oscurati con un beep i nomi, le vie e i riferimenti personali delle persone coinvolte, abbiamo lasciato in chiaro i riferimenti delle persone con incarichi pubblici.

Comunicare sempre ovunque comunque

Formazione, organizzazione, preparazione, prima di tutto!

Sabato 18 è stata una giornata di lavoro… in casa.

La nostra associazione ritiene indispensabile il ruolo della formazione.

I componenti che fanno parte del Team Colonna Mobile Regionale radiocomunicazioni d’emergenza devono essere preparati e il loro operato deve essere eccellente riguardo alle mansioni che gli stessi svolgono quando sono in “missione”.

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FATE PRESTO!

La prima pagina del Mattino di Napoli dopo il terremoto che colpì l’Irpinia

Questo fu il titolo a caratteri cubitali sulla prima pagina del Mattino di Napoli del 26 novembre 1980 in occasione del terremoto dell’Irpinia. La risposta delle istituzioni alle emergenze, che da sempre colpiscono il nostro Paese, risultava allora inadeguata e insufficiente.