61 postazioni radio attivate, 70 operatori in campo: un sistema sempre più efficiente!

Domenica 15 dicembre 2024, gli operatori ARI RE odv hanno partecipato con entusiasmo e professionalità a una prova di sintonia radio della Rete Zamberletti, finalizzata a testare l’operatività delle antenne e delle stazioni radio installate sui Municipi della Provincia di Varese.

Questa 35a prova, che ha visto l’attivazione di 61 postazioni radio, ha rappresentato un importante passo avanti nella verifica e nel potenziamento del sistema di radiocomunicazione d’emergenza provinciale. La rete ha coinvolto, oltre ai Municipi, anche istituzioni come i VVF di Varese, la CRI, le Ferrovie Nord e il centro di ricerca Ispra.

I nostri operatori ARI RE hanno la propria valigetta radio per le emergenze, questa di Fabio IU2ACH
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Esercitazione “Olona 2024” – ARI RE Radiocomunicazioni Emergenza ODV in GALLERIA

L’esercitazione “Olona 2024” si è tenuta nella notte tra il 2 e 3 ottobre 2024 nella galleria ferroviaria di Castellanza della linea Malpensa -Milano di Ferrovie Nord, con lo scopo di testare le procedure di emergenza ferroviaria e la cooperazione tra diversi enti operativi in caso di un incidente rilevante. Lo scenario ipotizzato ha simulato un guasto tecnico al carrello di coda di un treno Malpensa Express, con conseguente arresto improvviso del convoglio e sviluppo di fumo, a cui è seguito un principio d’incendio. Il treno, fermo all’interno della galleria (a metà esatta) lunga 3 km circa, trasportava circa 50 passeggeri, di cui 7 feriti e 13 con disabilità fisiche (compresi un disabile su sedia a rotelle e uno non vedente).

Obiettivi dell’Esercitazione

L’esercitazione aveva vari obiettivi specifici, tra cui:

  • Verificare le tempistiche di intervento del personale ferroviario.
  • Testare l’efficacia delle procedure di emergenza, compreso il Piano di Emergenza Interno (PEI) di Ferrovie Nord.
  • Valutare il flusso di informazioni tra le forze di soccorso e il personale di gestione ferroviaria.
  • Monitorare l’efficacia dei sistemi di comunicazione, evacuazione e controllo di sicurezza all’interno della galleria.

Ruolo di ARI RE – Radiocomunicazioni Emergenza ODV

Il compito specifico di ARI RE durante l’esercitazione era di garantire la continuità delle comunicazioni radio tra lo scenario dell’incidente (galleria ferroviaria) e la Direzione di Ferrovie Nord (C.O.A.) simulando un eventuale collasso delle reti di telefonia cellulare. Questa simulazione ha permesso di testare l’efficienza delle comunicazioni in condizioni di emergenza, e di verificare la capacità di ARI RE di attivare e gestire ponti radio d’emergenza.

Luigi IK2LOR, Mario IU2LZV e IW2CNR alla stazione radio ARI RE posizionata presso il C.O.A. di F.N.

Attività Specifiche di ARI RE

  • Simulazione di blackout delle reti di telefonia cellulare: Durante l’esercitazione, si è ipotizzata una situazione di degrado della rete telefonica tradizionale, e ARI RE ha implementato i propri sistemi di comunicazione radio per mantenere operativi i collegamenti
  • Implementazione dei ponti radio d’emergenza: Sono stati attivati 2 ponti radio (analogico e digitale) per garantire comunicazioni stabili e sicure, con copertura adeguata anche nelle zone difficili come le gallerie ferroviarie.
  • Verifica delle reti radio esistenti: Durante l’esercitazione, ARI RE ha contribuito anche a testare l’efficacia delle reti di comunicazione radio già esistenti, utilizzate dai Vigili del Fuoco per la gestione delle emergenze in galleria.
  • Verifica del flusso informazioni via radio dal PCA al COA (direzione FN)
  • Scenari Operativi e Tempistica degli Eventi L’esercitazione ha seguito una cronologia precisa di eventi, in cui ARI RE ha svolto un ruolo di supporto :
  1. Ore 23:30 (02/10/24): Inizio del briefing presso la stazione di Castellanza, con il coinvolgimento di tutte le squadre di soccorso e le autorità partecipanti. In questa fase, ARI RE ha stabilito le comunicazioni operative con la Direzione.
  2. Ore 01:15 (03/10/24): Simulazione dell’arresto improvviso del treno all’interno della galleria, con sviluppo di fumo e inizio delle procedure di emergenza.
  3. Ore 01:27: Interruzione della circolazione ferroviaria e attivazione delle squadre di soccorso tramite il NUE 112.
  4. Ore 01:40: Disalimentazione della linea elettrica e inizio delle operazioni di messa in sicurezza dell’area. Le squadre dei Vigili del Fuoco hanno iniziato le procedure di evacuazione.
  5. Ore 01:45: Ingresso delle squadre di soccorso nella galleria e avvio delle operazioni di spegnimento dell’incendio e di assistenza ai feriti.
  6. Ore 02:45: Completamento dell’evacuazione dei feriti, con ARI RE che ha garantito un flusso costante di informazioni tra i vari enti operativi C.O.A. di F.N. e il Posto di Comando Avanzato (PCA).
  7. Ore 03:41: Fine dell’esercitazione, con cessazione dell’allarme e ripristino delle comunicazioni tradizionali.

Risultati e Valutazioni Finali

L’esercitazione ha permesso di identificare diversi punti di forza e alcune aree di miglioramento.

Abbiamo inizialmente riscontrato difficoltà a trasmettere all’interno della galleria, probabilmente per motivi tecnici. Il nostro piano iniziale per garantire comunicazioni radio affidabili dall’interno della galleria all’esterno prevedeva il posizionamento di Fabio IU2ACH e Tino IK2EHX con un mezzo mobile a circa 200 metri dall’ingresso della galleria, nei pressi della stazione di Castellanza, accanto ai binari. Utilizzavamo un’antenna direttiva a 8 elementi puntata verso l’interno della galleria per coprire la distanza di 1,7 km, dove il treno si era fermato a causa del guasto e del principio d’incendio.

Tuttavia, non si trattava di trasmettere un segnale in una galleria normale, ma in una galleria ferroviaria con cavi elettrici (sebbene fosse rimasta attiva solo la media tensione), binari, e soprattutto con il “blocco” creato dallo stesso treno che ostacolava il segnale, impedendogli di raggiungere i colleghi Luciano IZ2VIT e Giovanni IZ2KOW. Abbiamo provato a cambiare antenne, passando da VHF a UHF, con antenne omni e direttive, ma il segnale risultava molto debole e si interrompeva prima del treno, non arrivando al punto dell’incidente

Queste le dimensioni del treno dentro la galleria..notare il poco spazio che le onde radio dopo un 1,7 km avrebbero dovuto attraversare..praticamente un “tappo” che sicuramente ha provocato il blocco del flusso comunicazioni radio

In passato avevamo sperimentato comunicazioni radio in altri tipi di gallerie, come quelle stradali o nei mezzanini delle metropolitane, anche più lunghe, ma non avevamo mai avuto esperienza diretta nelle gallerie ferroviarie. Dopo circa venti minuti, siamo passati al piano B: abbiamo deciso di utilizzare una tecnica già testata in precedenti esercitazioni con Ferrovie Nord, ovvero il sistema di relay.

Mauro IW2VKT ha lasciato il supporto al PCA (Posto di Comando Avanzato) lasciando Maurizio IK2ILW e ha raggiunto l’ingresso del Pozzo 4 della galleria. Giovanni IZ2KOW si è posizionato all’interno, all’inizio della galleria, e Luciano IZ2VIT raggiungeva la code del treno dove avvenivano i soccorsi ai viaggiatori coinvolti nell’incidente simulato, e finalmente i messaggi hanno iniziato a passare chiaramente, sebbene con un forte rumore di fondo causato dai grandi ventilatori accesi dai Vigili del Fuoco per liberare la galleria dal fumo.

Alla fine, i 50 figuranti, con diversi feriti simulati, sono stati evacuati uno per uno attraverso le scale del Pozzo 4, dove AREU aveva allestito un campo di primo soccorso con numerose ambulanze.

  ARI RE ha dimostrato una buona capacità di garantire continuità nelle comunicazioni in condizioni avverse, permettendo un coordinamento rapido e sicuro. Le comunicazioni radio si sono dimostrate stabili anche in un ambiente complesso come quello della galleria ferroviaria.

Tra i successi principali:

  • Efficienza dei ponti radio d’emergenza esterni alla galleria. Operatori Fabio IU2ACH e Tino IK2EXH
  • Ruolo fondamantale sono state le radiocomunicazioni continue tra il Posto di Comando Avanzato e il COA (Direzione FN) Operatori Giordano IW2CNR Mauro IU2LZV e Luigi IK2LOR
  • Professionalità e preparazione degli operatori in galleria ,Luciano IZ2VIT e Giovanni IZ2KOW
  • PCA :comunicazioni radio giunte e trasmesse con ottimi segnali, operatori Maurizio IK2ILW e Mauro IW2VKT spostato poi esternamente al “Pozzo 4”
  • Test positivo dei sistemi di comunicazione radio dei Vigili del Fuoco e del sistema di estrazione fumi. Tuttavia, restano dubbi sulla resilienza del loro sistema fisso di comunicazione radio all’interno della galleria: il ripetitore dei VVF che trasmette a 430 MHz, passando all’esterno sulle frequenze dei 70 MHz, potrebbe non funzionare correttamente in caso di un incendio reale.

Suggerimenti per Miglioramenti Futuri:

  • Verificare la copertura delle comunicazioni radio in altre gallerie o in zone soggette a forte interferenza elettromagnetica.
  • Effettuare ulteriori test per garantire una maggiore ridondanza in caso di interruzione simultanea di più sistemi di comunicazione.

Conclusioni

L’esercitazione “Olona 2024” è stata un’importante occasione per testare e ottimizzare le procedure di gestione delle emergenze ferroviarie. Il contributo di ARI RE è stato positivo per garantire la comunicazione in un contesto critico.

Massima Efficienza: Operativi con Radio Mail (Winlink SAT) tramite il Satellite Radioamatoriale QO-100″

Sabato 1 giugno 2024, alcuni dei nostri volontari di ARI RE Lombardia odv si sono incontrati nella nostra sede operativa di Gallarate per la presentazione del progetto “WINLINK OSCAR 100”.

 Pietro Molina  I2OIM della sezione ARI di Vigevano, ha illustrato il lavoro e il sistema, spiegando come il progetto, finanziato dall’A.R.I. Comitato Regionale Lombardia e dato in uso ad ARI RE odv, , abbia portato alla realizzazione pratica dell’apparecchiatura necessaria per utilizzare Winlink (e non solo) tramite il satellite radioamatoriale Oscar 100 (QO-100).

Durante la presentazione, sono state mostrate le varie fasi di sviluppo dell’attrezzatura, sottolineando l’importanza di questo sistema per le comunicazioni di emergenza. Il progetto rappresenta un significativo avanzamento tecnologico, permettendo agli operatori ARI RE di trasmettere messaggi via e-mail anche in situazioni critiche, in assenza di copertura internet e di nodi Winlink irraggiungibili  in VHF-UHF o in HF e dove le comunicazioni tradizionali potrebbero risultare difficoltose o impossibili.

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“Volontari per una notte 2024”

L’iniziativa “Volontari per una notte” promossa da ARI Brescia, dai volontari ARI RE odv di BS e da altre 12 associazioni di volontariato, ha coinvolto un centinaio di ragazzini di quinta elementare in un’esperienza unica e formativa. Per due giorni e una notte, i ragazzi si sono cimentati in attività legate alla protezione civile, imparando non solo teoricamente ma anche praticamente i comportamenti da tenere in caso di emergenza.

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80 operatori in campo: prova tecnica superata!

Domenica 17 dicembre gli operatori ARI RE odv con vero spirito OM hanno dato la loro disponibilità a partecipare ad un importante prova di sintonia radio (Rete Zamberletti) e di operatività delle antenne installate sui municipi della Provincia di Varese.

In questa 34a prova sono stati attivati oltre 70 Municipi e alcuni enti ed istituzioni come i VVF di Varese, la CRI, le Ferrovie Nord e il centro di ricerca Ispra. E’ la seconda prova del 2023, la prima aveva visto coinvolti gli altri 60 e più comuni sempre della Provincia di Varese.

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“Sulla strada del ricordo: Un omaggio a Ettore IZ2LRW un amico per sempre”

Ciao Ettore IZ2LRW sei stata una persona straordinaria, un membro prezioso della nostra associazione, un volontario dedicato e un appassionato radioamatore.

Stamane ci ha lasciato il nostro caro Ettore Rossi IZ2LRW, presidente del Comitato regionale Lombardia dell’ARI e responsabile logistico di ARI RE Lombardia ODV, presidente della sezione ARI di Gallarate, componente da sempre della Colonna Mobile Regionale di Protezione Civile

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“Dalla tragedia della diga del Gleno: La resilienza dei radioamatori nel centenario”

L’1 dicembre 1923 la diga del Gleno, dopo giorni di piogge senza sosta, cedette di schianto, travolgendo i paesi della Val di Scalve e della Val Camonica: 359 le vittime accertate

Erano presenti i radioamatori delle sezioni ARI di Bergamo e Valcamonica a ricordo di quel triste evento.

 E’ stata organizzata l’attivazione  “radio” dal paese di Bueggio proprio sotto i ruderi della diga del Gleno. Il programma per il maltempo è stato variato “ all’ultimo minuto” infatti i colleghi avrebbero dovuto inviare in ATV le immagini in diretta della cerimonia direttamente dalla diga.

Dalla locandina dell’evento della sezione ARI di Bergamo
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“RETE ZAMBERLETTI”: una nuova denominazione per le “Prove di Sintonia”

L’’onorevole Giuseppe Zamberletti fondò, insieme all’ARI – Associazione Radioamatori Italiani, la Rete Nazionale a seguito del devastante terremoto dell’Irpinia e della Basilicata del 1980 per assicurare stabilità e sicurezza alle trasmissioni radio, soprattutto in caso di collasso delle altre infrastrutture di comunicazione.

Il Capo del Dipartimento Nazionale di P.C. Fabrizio Curcio il giorno dell’inaugurazione della “Rete Zamberletti”

Sono trascorsi più di quarant’anni da quando, nel 1981, prese vita, su iniziativa di un gruppo di radioamatori, il progetto di una Rete alternativa di radiocomunicazioni di emergenza, che tutt’oggi resta attiva e viene testata mensilmente con una specifica esercitazione. Tale gruppo, composto da Giovanni Romeo, Franco Campanelli, Settimio Sordi e Bruno Surace, si propose di presentare a tutte le Prefetture del territorio Italiano un progetto denominato “Rete Radiocomunicazioni Alternative di emergenza” operativa su frequenze HF, sviluppata sulle potenzialità e le capacità dei radioamatori aderenti all’A.R.I.

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PROVA RADIO REGIONALE ARI RE LOMBARDIA 2023

Sabato 2 settembre si è svolta la prima Prova Radio Regionale (PRR) rivolta ai soci ARI RE di tutta la Lombardia e delle 17 zone operative (ad eccezione di Sondrio, prova solo in DMR). La partecipazione alla PRR è stata buona nonostante la concomitanza del contest in 144 Mhz, la fiera di Montichiari e operatori radio in ferie.

Postazione Stazione Base in Arera Alpi Orobie (BG) 1985 m slm

È stata scelta la data del 2 settembre perché la postazione radio capo maglia installata sull’Alpe Arera (BG) a quota 1985 m slm è stata utilizzata, poco dopo la fine della nostra prova, in una radio assistenza di un importante gara di skymarathon internazionale che si svolge proprio sulle cime intorno all’Alpe Arera.

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Luglio 1987 le radiocomunicazioni d’emergenza nel disastro della Valtellina

I giovani volontari di ARI RE forse non conoscono il contributo che i radioamatori del CER (Corpo Emergenza Radio poi costituita ARI RE) diedero in occasione del disastro in Valtellina iniziato il 18 luglio del 1987.

In questi giorni la nostra chat su WhatsApp è stata molto movimentata riguardo la meteo presentatasi con fenomeni estremi su tutta la Regione Lombardia. Alcuni di noi hanno “perso” anche le antenne, ma è un disagio ridotto rispetto alle vittime e ai notevoli danni riportati da infrastrutture, case ed auto. Grandine di alcuni cm caduta in molte zone, venti che hanno soffiato oltre i 100 Kmh ( zona San Siro Milano registrati 108 !) accumuli piovosi notevoli. Unico lato meno violento è stato l’accumulo non eccessivo in poche ore di pioggia. Nessuna stazione ha mai superato negli ultimi eventi temporaleschi più di 100 mm. E menomale perchè la situazione meteorologica è stata molto simile al nubifragio accaduto nel luglio del 1987 in Valtellina. Iniziò anche lì con l’anticiclone di origini atlantiche (quello di questi giorni che ha portato le temperature oltre i 35° è stato di origine africana) , scesero poi correnti fredde provenienti dall’artico originando un vortice ciclonico profondo sulla Manica. Erano altri tempi e le allerte meteo non erano ancora “nate”.

Già il 15 luglio radioamatori della Alta Savoia segnalavano via radio, essendo tutte le comunicazioni telefoniche interrotte, gravi danni dalle parti di Annecy. Solo il centro Geofisico di Varese con Salvatore Furia diramò l’allerta meteo inviando un fax all’Ing. Moiraghi responsabile della nuova Protezione Civile della Lombardia. Il 17 luglio sulla base delle osservazioni meteo in corso, il Centro Geofisco Alpino allertò le prefetture interessate e il Dipartimento di Roma .

Fu la prima volta che si formò una catena informativa tra organi tecnico-previsionali e decisori di P.C. Praticamente fu il primo vero ” avviso di condimeteo avverse” .

La Lombardia era la prima regione ad avere ancor prima della legge 225/92 , nel 1987 un servizio regionale di P.C. Era già presente la struttura del volontariato. Non c’era L’ARPA, ma era il centro geofisico di Varese che comunicava alla struttura del soccorso i dati pluviometrici e previsioni meteo. Grazie a quell’allerta meteo del Centro Geofisico Le Prefetture avvisarono i Sindaci e si salvarono molte vite. Si sgomberarono campeggi, furono presidiate strade e ponti, argini dei fiumi e laghi anche di notte e proprio nella notte tra il 17 e 18 luglio si attuarono tutte le precauzioni possibili per salvaguardare le persone.

Il 18 era un sabato e dalla mattina iniziò il disastro coinvolgendo un vasto territorio, dalla Valtellina alla Val Brembana e la Val Camonica frane e straripamenti, interrompendo vie di comunicazione, ferrovie. Molti comuni rimasero senza elettricità. Ci furono danni ad abitazioni, capannoni, industrie e aziende agricole.

Soprattutto le difficoltà per i soccorsi erano dovute alla mancanza di comunicazione.

Linee telefoniche interrotte, la Valtellina risultò da subito la più colpita, intervennero i corpi d’armata degli alpini e i radioamatori assicurarono le radiocomunicazione d’emergenza tra la sala operativa di Regione Lombardia e la Prefettura di Sondrio.

Riportiamo l’articolo dell’ex e compianto coordinatore dell’allora ARI CER I2JSN Gianni Salvi.

“Il 18 c.m., mi trovavo con la mia famiglia sul Lago Maggiore a trascorrere un periodo di vacanze. Alla sera, sulle frequenze VHF ed UHF che normalmente ascolto, ho recepito che stava accadendo qualcosa di insolito e di particolarmente grave in Valtellina e nelle Valli Bergamasche. La pioggia, caduta per ore e ore (n. di ik2ilw 350/400 mm) a causa di forti temporali nelle zone, stava causando vittime e disastri immani.
Via radio ho contattato subito gli amici del CER-Milano ed e’ iniziata la fase di allertamento del sistema. Direttamente con un ricevitore radio casalingo ho captato a fatica i segnali in 80 metri emessi dalle stazioni radio della rete delle Prefetture che nel frattempo era stata attivata. Erano presenti in rete le Prefetture di Varese, Como, Bergamo e Sondrio. La ricezione della stazione radio di quest’ultima era molto difficoltosa. Alle ore 23 circa 1’attività su questa rete e’ stata sospesa. Nel corso della notte, viste le condizioni di necessità estrema, gli amici di Milano con i responsabili della Protezione Civile della Regione Lombardia, decidevano di mettere in attività la Sala Operativa Regionale e la sua stazione radioamatoriale. Vista l’impossibilita’ di contattare direttamente i colleghi radioamatori valtellinesi che coordinati dalla Prefettura di Sondrio stavano svolgendo traffico di emergenza sul locale ripetitore R5, i responsabili del CER-Milano, in accordo con quelli della Regione Lombardia decidevano di inviare all’Ospedale di Sondalo, utilizzando un elicottero messo a disposizione dalla Regione stessa, le apparecchiature necessarie ad attivare un “link” in UHF, già sperimentato in occasione dei Campionati Mondiali di Sci del I985, al fine di potere stabilire un contatto diretto tra il Centro Trasmissioni ARI-CER di Milano e la rete radio di emergenza operante in Valtellina. Preposti a questo compito due OM milanesi che, recuperate durante la notte le apparecchiature, le antenne e tutto quanto era necessario, partivano dall’aeroporto di Bresso e raggiunto l’Ospedale di Sondalo alle ore 07 circa, iniziavano la loro installazione. Nel frattempo, constatato che era necessaria anche la mia presenza, decidevo di lasciare la mia famiglia al lago e di raggiungere il Centro Trasmissioni di Milano. Alle ore 12 circa attivavamo la tratta UHF e da quel momento, sino allo scioglimento della rete d’emergenza, siamo sempre stati in contatto diretto con la Prefettura di Sondrio e la sua rete su R5 Valtellina. Le notizie che da lassù giungevano continuamente al CT, venivano immediatamente passate alla Sala Operativa della Regione Lombardia ed alla Prefettura di Milano la cui stazione radio era stata nel frattempo attivata.
Naturalmente, per via inversa, venivano trasmesse alla Prefettura di Sondrio tutte le richieste d’informazione che giungevano al CT e le moltissime richieste di notizie di persone, colonie di bambini, di campi di scouts o di altri, i familiari dei quali da sabato 18 non avevano avuto piu’ notizie a causa della totale assenza dei collegamenti telefonici. Le risposte a queste richieste tornavano al CT anche dopo ore perché le ricerche, effettuate da addetti del CAI o da altri volontari disponibili, dovevano essere svolte unicamente con spostamenti a piedi per mancanza di collegamenti stradali. Grazie al servizio telefonico gestito dagli scouts dell’AGESCI di Milano presso il CT e la Sala Operativa della Regione Lombardia queste risposte venivano comunicate agli interessati utilizzando le normali linee telefoniche disponibili. Contemporaneamente al traffico radio con la Valtellina il CT e’ sempre stato all’ascolto delle frequenze utilizzate dagli amici di Bergamo e di Brescia che erano in attivita’ per l’emergenza in valle Brembana ed e’ intervenuto svariate volte per chiedere o dare informazioni sino a quando questa rete e’ rimasta attiva.
I due radioamatori di Milano che avevano installato il trasponder a Sondalo rimanevano sul posto per controllare le apparecchiature e le relative alimentazioni che dipendevano solamente da un motogeneratore portatile appositamente installato dato che ancora non era tornata la normale energia elettrica. Nel pomeriggio il Sindaco di Grosotto, località isolata anche telefonicamente, ha chiesto esplicitamente di poter avere al proprio fianco un radioamatore per poter comunicare le proprie esigenze alla Prefettura di Sondrio, pertanto uno dei due OM milanesi in Sondalo e’ stato dislocato in quella località. Nel pomeriggio di domenica 19 la Sala Operativa della Protezione Civile della Regione Lombardia ci comunicava la possibilità di trasportare a Sondrio due persone.
Considerandolo utile per i radioamatori valtellinesi che erano in continua operatività sin dalla sera prima abbiamo sfruttato l’occasione inviando due operatori radio milanesi che alle ore I9 circa si sono affiancati a quelli presenti presso la Prefettura di Sondrio.
L’attività di tutta la rete radio costituita con la Valtellina e’ proseguita ininterrottamente sino al giovedì successivo quando non e’ stata più ritenuta necessaria durante le ore notturne dato che molte linee telefoniche erano state ripristinate. La Prefettura di Sondrio, se si fosse presentata la necessità, avrebbe potuto allertare telefonicamente chi di dovere a Milano e riaprire in ogni momento la rete.
Il giorno 21/7, mediante un elicottero della Regione, i quattro operatori milanesi presenti in
Valtellina venivano sostituiti con altri quattro rimpiazzati a loro volta il 23 e 24 da tre operatori di Parma che sono rimasti in attività sino al 26 e 27/7.
Venerdì 24/7, dato che le linee telefoniche erano tornate alla normalità, abbiamo suggerito al coordinatore CER di Sondrio che concordava con noi, di insistere presso i responsabili della Prefettura di Sondrio affinché prendessero in considerazione l’opportunità di smobilitare tutta 1a rete d’emergenza dei radioamatori. Le Autorità preposte, temendo un ulteriore peggioramento delle condizioni atmosferiche con disastrose conseguenze, hanno ritenuto di dover rinviare questa decisione a lunedì 27/7 sospendendo l’attività della rete stessa solamente nelle ore notturne. Nelle prime ore del pomeriggio del 27/7 e’ giunto, dalla Prefettura di Sondrio, l’ordine di smobilitazione e gli operatori ancora impegnati hanno potuto rientrare alle loro abitazioni.
NOTE TECNICHE I contatti radio tra il CT e le stazioni radioamatoriali installate presso la
Prefettura di Milano e la Sala Operativa della Protezione Civile della Regione Lombardia si sono svolte su una frequenza VHF ed un’altra UHF.
Per quanto riguarda il “link” UHF per il collegamento con la Valtellina si sono usate le seguenti apparecchiature:
CT Milano: RTX ICOM IC47I ;
Amplificatore lineare “Microset 40W” ;
Antenne 2X20 elementi a polarizzazione orizzontale ;
Per ovviare alle perdite nei cavi d’antenna dovute all’eccessiva distanza esistente tra il
trasmettitore e l’antenna si e’ dovuto utilizzare un sistema di telecomando tra la sala radio ed il locale esistente a pochi metri dall’antenna dove e’ stato posizionato l’RTX.
Sondalo: RTX ICOM IC47 per i 430 Mhz ;
RTX ICOM IC27 per i 144 Mhz ;
Antenna 20 elementi orizzontali ;
Alimentazione autonoma di emergenza con generatore da 1 Kw ;
Il segnale proveniente in UHF dal CT Milano veniva traslato all’ingresso del ripetitore R5 in VHF ed ascoltato in tutta la Valle; in senso inverso anche con un piccolo RTX portatile si poteva comunicare anche con il CT Milano previa autorizzazione della Prefettura di Sondrio che fungeva da capo maglia.


Gli operatori radio impegnati in questa emergenza sono stati:
I2 UPG Pelegatta Alberto , IW2BO Franzini Fulvio,
IK2AYS Fraschini Davide, I2 AVF Volpi Franco,
IK2CZL De Tomasi Vittorio, I2 BGH Rovighi Alessandro,
IW2BCF Causin Roberto, I2 MUH Mauri Gaetano,
I2 UYH Silvestri Sandro, I2 YNA Denaro Paolo,
I2 EDU Trabattoni Ettore, IW2 CRT Rocchi Tiziano,
I2 JSN Salvi Gian Maria, I2 WWW Martinucci Mimmo,
IK2 ALO Wengler Guglielmo, I2 VGT Vergani Giuseppe,
I2 JDQ Marcovati Maurizio, IW2 DFG Belinzoni Giorgio,
IW2 DCD Sissa Giandomenico, IW2 DVL Quatrocchi Massimo,
I2 ROQ Rognoni Dario, IW2 CEX Ladini Antonio,
IK2 ANP Del Sole Angelo, IK2 EFG Chemolli Gianni,
IK2 BPK Michielutti Roberto, I2 YNJ Birindelli Michele,
IK2BWO Carmignano Alessandra, I2 GAG Gaggiani Sergio,
IW2DHN Carera Fabio, IK2 GQQ Caldara Luciano,
IW2BUY Boncristiani Antonio, IK2 ILW Andreozzi Maurizio,
IK2 DKJ Della Mariga Moreno, IK2 FIL Giacchetti Enrico,
I2 XLF Perego Serafino, I2 IZQ Colombo Dario,
I2 ZKA Zappani Arrigo, IK2 BUF Colombo Piero,
IW2CFR Bongiovanni Salvatore, I2 SBW Cicioni Giovanni,
Inoltre sono intervenuti anche tre radioamatori di Parma:
I4 GLN Gallina Luigi, I4 LJX Lipari Salvatore, I4 ERS Rossi Ercole.
Operatività in Valtellina

Operatività in Milano
Malgrado il periodo estivo che ha assottigliato notevolmente anche le fila del CER ben 40 operatori, un terzo dei quali prossimi cerini si sono alternati alle apparecchiature ufficiali per garantire i collegamenti con le zone in emergenza.
Concludendo, mi sento in dovere di ringraziare tutti coloro che si sono messi a disposizione del CER-Milano, per quanto era necessario fare in questa occasione ed in particolare i tre amici del CER di Parma che hanno operato in Valtellina e tutti i radioamatori di Bergamo e di Brescia che hanno svolto un ottimo lavoro nelle valli bergamasche.
Il Coordinatore ARI-CER per la Provincia di Milano

( I2JSN – Gian Maria Salvi )