VI° Esercitazione ARI RE Lombardia ODV- Ferrovie Nord 12 Aprile 2025

Sabato 12 aprile 2025 si è svolta la sesta esercitazione radio tra ARI RE Lombardia ODV e Ferrovie Nord, lungo la tratta ferroviaria Milano Affori – Asso.

L’attività rientra nel ciclo di prove annuali con Ferrovie Nord per la verifica della copertura radio di emergenza, sfruttando le reti analogiche FM e digitali DMR a disposizione della nostra struttura.

Obiettivi dell’esercitazione

  • Verificare la copertura radio nelle tratte ferroviarie MI Affori–Meda e Cabiate–Asso
  • Testare le comunicazioni via ripetitori analogici e TG ARI in DMR
  • Addestrare i volontari nella gestione autonoma delle postazioni e delle procedure radio operative
  • Simulare collegamenti in modalità diretta e in relay (catena)
  • Individuare e risolvere criticità nella copertura radio.

Struttura dell’esercitazione

L’esercitazione è stata suddivisa in due fasi:

– Ore 9:00 – 10:30: tratta Milano Affori – Meda

– Ore 10:30 – 12:30: tratta Cabiate – Asso

Sono state presidiate complessivamente 27 stazioni ferroviarie, con 30 operatori posizionati all’esterno delle strutture e coordinati dalla base operativa di Saronno (COA Ferrovie Nord) e dalle Prefetture di Milano e Como.

Reti utilizzate

– Rete analogica FM tramite ripetitori R2a Cornizzolo e R7a Boletto

– Rete digitale DMR su TG ARI 22288

– Collegamenti relay diretti tra postazioni (modalità catena)

Il test di copertura radio del rpt 2a “virtuale” calcolato prima della prova calcolando le emissioni radio dalle postazioni con uscita 5 watt e antenna gommino a 1,70 m da terra

Risultati e osservazioni

L’esercitazione si è svolta regolarmente e con pieno successo operativo, confermando l’efficacia delle infrastrutture radio amatoriali anche in contesto ferroviario.

– I collegamenti tramite i ripetitori analogici ARI si sono dimostrati stabili e affidabili.

– Ottimi anche i test sul TG ARI in DMR, con buona copertura nelle principali tratte.

– Non è stato possibile il collegamento con la Prefettura di Como, in quanto la sala radio era temporaneamente non operativa per lavori interni di restauro.

– Alcune difficoltà sono emerse durante le prove in relay diretto, dovute alla scelta di operare in condizioni estreme, utilizzando solo portatili con antenna ‘gommino’: in queste situazioni, alcune postazioni non sono riuscite a ricevere correttamente il segnale diretto.

– Perfetto invece il collegamento tra la Prefettura di Milano, le stazioni della relativa tratta e la base radio presso il COA Ferrovie Nord di Saronno.

Partecipanti

Hanno preso parte:

– 26 operatori radio volontari ARI RE

– 4 operatori presso le sale radio delle Prefetture

– Coordinamento tecnico da parte della sede operativa di Saronno

Tutti gli operatori erano dotati di DPI e hanno rispettato le normative di sicurezza.

Elenco partecipanti

Hanno partecipato i volontari ARI RE:

  • Luciano IZ2VIT – Giordano IW2CNR – Massimiliano IW2DJA -Corradino IZ2EWX – Marco IW2EJM – Antonio IU2UFL -Francesco IZ2HVL – Angelo IU2UHB – Massimiliano IU2UEJ – Angelo IW2HAF – Enrico IZ2NXF – Ivan IZ2YJD – Luigi IK2LOR – Fabrizio IZ2ZZG – Sergio IU2SOA – Giovanni IZ2KOW – Paolo IU2OMT – Lorenzo I2LLO (Pref. CO non op.) Gianvito IZ2FEB – Daniele IZ2EWL – Carlo IW2EKO – Guido IU2SKJ – Samuel IU2SJY – Alessandro IZ2BZP – Maurizio IZ2FDX -Giuseppe IU2KBP – Marco IU2PDM – Giovanni IU2GLU – Davide IU2SOS – Giuseppe IK2RDU

Comunicazioni radio per la sicurezza

Le reti radio mission critical tra soluzioni narrow e broadband

Ieri pomeriggio 31 marzo 2025 alcuni di noi ARI RE hanno partecipato a un convegno, organizzato dal Politecnico di Milano, di grande interesse dal titolo: “Comunicazioni radio per la sicurezza. Le reti radio mission critical tra soluzioni narrow e broadband”, tenutosi nell’Aula Magna del Politecnico di Milano – sede Bovisa.


L’evento ha visto la partecipazione di numerosi esperti del settore: rappresentanti delle telecomunicazioni, coordinatori scientifici, specialisti in cybersecurity e telecomunicazioni, membri del comitato scientifico del convegno, professionisti delle comunicazioni mission critical, funzionari del Dipartimento di Protezione Civile, delle Regioni e della Città Metropolitana, oltre a esponenti di aziende leader come Leonardo, Motorola, Cellnex, TIM, e altri ancora. Presenti anche colleghi radioamatori di diverse sezioni lombarde: Lomazzo, Bergamo, Albino, Cinisello, Milano, Varese (tra cui Giannino, I2RGV), e di altre regioni, Bari, Torino..
Solo sentir ripetere più volte l’espressione “radiocomunicazioni d’emergenza” ci ha fatto percepire che, pur nel nostro piccolo, eravamo nel posto giusto.

Il convegno si è aperto con i saluti istituzionali del Dott. Guido Bertolaso e del Dott. Cristiano Cozzi, seguiti dall’intervento del Gen. B. Davide Pilatti del Ministero della Difesa – VI Reparto Informatica, Cyber e Telecomunicazioni.

Slide tratta da Radio Rivista dell’ARI “Cronache e Ritratti ” esercitazione Rete Zamberletti Campi Flegrei 2024

Dopo la descrizione della rete militare capillare attiva sul territorio nazionale, è apparsa in sala la proiezione sorprendente di una pagina di Radio Rivista. Sì, proprio RR: un articolo dedicato alle prove di sintonia della rete Zamberletti. Un chiaro richiamo alla nostra attività e alla presenza, anche oggi, di quei sistemi “storici” che mantengono un valore strategico imprescindibile. Abbiamo recepito anche che oltre alle Prefetture, Navi militari , VVF, molte caserme tramite l’ANGET dei radioamatori e ARI sono equipaggiate con radio e antenne HF su nostre frequenze!

In un momento storico in cui le telecomunicazioni rappresentano un elemento cruciale per la gestione delle emergenze e la sicurezza pubblica, il convegno ha offerto un’occasione preziosa di confronto tra istituzioni, mondo accademico e imprese del settore. L’obiettivo era analizzare lo stato attuale e le prospettive future delle reti radiomobili mission critical, valorizzando sia le innovazioni in corso sia le infrastrutture già operative. Lo scenario internazionale, infatti, mostra un’evoluzione rapida con l’adozione crescente di reti LTE per usi mission critical, in parallelo al consolidamento di tecnologie narrowband come TETRA, DMR e P25. Centrale il tema dell’interoperabilità tra soluzioni diverse e dell’integrazione delle nuove applicazioni a banda larga (4G/5G) con le reti PMR esistenti, ancora fondamentali per copertura, affidabilità e funzionalità voce.

Durante l’evento, oltre al Ministero dell’Interno e della Difesa, sono intervenuti anche esperti del mondo accademico e delle principali aziende del settore. Si è parlato di programmi nazionali, soluzioni tecnologiche avanzate, applicazioni di intelligenza artificiale e cybersecurity, e progetti per il futuro delle centrali operative e delle reti radio ad ampia copertura. Particolarmente significativo è stato di nuovo il passaggio dedicato proprio all’importanza di mantenere operative anche le infrastrutture di radiocomunicazione tradizionali per l’emergenza. Verso la fine del convegno, ha colpito in modo particolare l’intervento del Dott. Lorenzo Spadoni, Manager e Direttore europeo di Motorola, che ha espresso un punto di vista molto diretto e realistico sulla complessità della messa in campo delle nuove tecnologie in situazioni emergenziali. Con una battuta efficace, ha definito i sistemi radio tradizionali come “i soliti sospetti forever young”, sottolineando che, nonostante il marketing, la voglia di innovazione e il fatto che tutti abbiamo in mano uno smartphone di ultima generazione, la radio rimane lo strumento di elezione per gli operatori della pubblica sicurezza. La sua semplicità, efficienza e immediatezza sono ancora oggi un valore insostituibile. Ha ribadito come il concetto di “diretta” – cioè la possibilità di comunicare istantaneamente senza mediazioni – sia essenziale per affrontare qualunque emergenza. E ha concluso con una riflessione critica: “Il futuro è in ritardo di almeno un decennio.” Sebbene sulla carta sembri inevitabile il passaggio ai nuovi sistemi mission critical broadband, qualcosa non sta funzionando. Le aspettative, a livello europeo, sono spesso disattese, e precedenti interventi avevano già evidenziato la frammentarietà del panorama europeo: spettro di frequenze differente da Paese a Paese, sistemi incompatibili, standard non unificati. La tecnologia, ha detto parafrasando, “non si discute”, ma per muoversi all’interno del proprio comune, l’aereo non è certo il mezzo più adatto. Anche se affascinante dal punto di vista tecnico – come spesso accade anche in ARI RE e nella nostra attività come radioamatori – il buonsenso resta la via maestra per costruire le soluzioni del futuro.

L’intervento pragmatico del Dott.Spadoni di Motorola Europe

Il convegno ha dunque restituito un quadro completo e ben bilanciato: da un lato l’innovazione e l’apertura alle tecnologie emergenti, dall’altro la consapevolezza del valore strategico delle soluzioni storiche e collaudate, in un’ottica di sicurezza integrata, concreta e lungimirante

Maurizio Andreozzi IK2ILW

Progetto LoRa Lombardia: una rivoluzione per la geolocalizzazione in emergenza

Dieci anni fa, con il progetto CRLNET –(www.crlnet.it) nato dopo l’analisi negativa sull’uso scorretto del sistema APRS (indagine pubblicata da Davide IZ2UUF) nacque l’iniziativa del Comitato Regionale Lombardia dell’ARI – avevamo posto le basi per la creazione di una rete APRS sulla frequenza 144.800 MHz, sotto la guida del cordinatore Tullio, IZ2FTR. Quella rete di nodi si è estesa ben oltre i confini lombardi, arrivando a superare i 130 nodi attivi, diventando un punto di riferimento a livello nazionale.

Oggi, con l’avvento della tecnologia LoRa, ci troviamo davanti a una nuova opportunità: ottenere una copertura estesa e capillare con una semplicità impensabile fino a pochi anni fa. Con un investimento minimo – bastano meno di 30 euro per un iGate, 10 euro per un’antenna, e l’uso della frequenza 433.775 MHz – è possibile realizzare una rete performante ed efficiente.

Rispetto all’APRS tradizionale su 144.800 Mhz , che richiede radio VHF, TNC, alimentatori a 12V e una gestione più complessa, la rete LoRa offre notevoli vantaggi in termini di praticità, costi ed efficienza energetica. La rete CRLNET continua ad essere attiva e rappresenta ancora oggi una solida infrastruttura, ma l’affiancamento del progetto LoRa ne amplia l’offerta, portando ARI RE verso un sistema di geolocalizzazione moderno, flessibile e integrabile.

Un network sempre più capillare

Sei mesi fa, sotto la guida di Efrem IZ2WMD, abbiamo avviato la sperimentazione della tecnologia LoRa per la geolocalizzazione in Lombardia. Oggi possiamo dire con orgoglio che siamo riusciti a coprire gran parte della regione, compresa la Valtellina, grazie all’installazione di una quarantina gateway (iGate) . L’obiettivo che ci siamo posti è quello di coprire l’intera regione Lombardia entro fine anno 2025.

Ogni iGate può coprire un raggio che, in condizioni ottimali, arriva fino a 70 km in campo aperto e 20-30 km in ambienti più complessi. Questo ci consente di monitorare con precisione i movimenti dei volontari e dei mezzi in operazioni reali.

Per ottimizzare il funzionamento della rete, gli operatori ARI RE seguiranno un protocollo comune per l’impostazione dei dispositivi, garantendo così l’efficienza della rete e il risparmio delle risorse. Questo approccio coordinato permetterà di massimizzare le prestazioni del sistema, assicurando un utilizzo efficace e standardizzato dei dispositivi LoRa.

Nelle foto alcuni esempi di Igate/antenna (IK2EHX Tino), tracker (IU2SKJ Guido) , antenne e tracker (IZ2WMD Efrem) e i case costruiti per noi da IZ2WYA Cristian

Coinvolgimento e risultati

La risposta dei soci ARI RE Lombardia ODV è stata straordinaria: ben 68 colleghi ARI RE hanno aderito al progetto e partecipano attivamente attraverso la nostra chat dedicata. Ognuno di noi – e i mezzi operativi – è dotato di un tracker LoRa, rendendo possibile una geolocalizzazione in tempo reale durante gli scenari di emergenza.

Un aspetto che merita di essere sottolineato è l’entusiasmo degli operatori ARI RE, che non solo hanno reso possibile questo progetto, ma hanno anche coinvolto numerosi altri amici radioamatori. L’iniziativa ha infatti riscosso grande interesse, attirando chiunque fosse mosso dalla solidarietà, dallo spirito di sperimentazione e dalla passione per la radio. Questa collaborazione spontanea sta contribuendo in modo significativo alla crescita della rete, rendendola un progetto condiviso e partecipato.

Perché LoRa è strategico per ARI RE

  • Geolocalizzazione in tempo reale di operatori e mezzi, essenziale per la gestione in sicurezza delle squadre sul campo.
  • Ottimizzazione del coordinamento operativo via radio, grazie alla visione completa delle posizioni sul territorio.
  • Costi bassissimi di installazione e gestione rispetto ai sistemi APRS tradizionali.
  • Tecnologia integrabile e modulare, adatta a ogni tipo di scenario.

Uno strumento in crescita per il futuro

Quando, a fine estate, ci confrontammo con Efrem IZ2WMD, ci chiedemmo se saremmo riusciti a coinvolgere i nostri OM soci per rendere il progetto LoRa davvero significativo per tutta ARI RE Lombardia. La risposta è stata chiara: sì, ci siamo riusciti!

Abbiamo nominato come ARI Comitato Reginale Lombardia Efrem coordinatore del progetto LoRa Lombardia, affinché possa proseguirne l’espansione e consolidare questo nuovo sistema come strumento chiave per le attività di Protezione Civile.

Copertura attuale della rete LoRa Lombardia

L’espansione della rete LoRa in Lombardia ha già raggiunto risultati notevoli, con una copertura estesa su molte aree strategiche. In particolare, si osserva una presenza significativa di gateway attivi nella zona di Milano, Bergamo, Como e Valtellina, che garantiscono un’ottima copertura nelle principali aree operative.

Tuttavia, l’analisi della mappa mostra ancora alcune aree con bassa copertura o scoperte, in particolare:

  • Zona sud della Lombardia, tra Pavia, Lodi e Cremona, dove la presenza di gateway è limitata e sarebbe utile potenziarne l’installazione.
  • Alcune aree alpine e Valli prealpine, in particolare nella parte orientale della regione, dove il territorio montuoso rende più complessa la diffusione del segnale.
  • Brescia e provincia, dove pur essendo presenti alcuni nodi, sarebbe strategico aumentare la densità della rete per garantire una copertura più capillare.

L’obiettivo dei prossimi mesi sarà colmare queste aree meno coperte, coinvolgendo ulteriori soci, sezioni ARI, radioamatori e installando nuovi iGate a basso costo per rendere la rete ancora più efficiente e capillare. Ogni contributo sarà fondamentale per rendere LoRa Lombardia un’infrastruttura affidabile e strategica per le operazioni di emergenza.

Ringraziamo tutti coloro che hanno già partecipato e invitiamo chiunque sia interessato a unirsi a questa iniziativa per potenziare ulteriormente la rete. Avanti tutta!

by IK2ILW Maurizio

Esercitazione Radio Ferrovie Nord: Risultati e Obiettivi

Quinta Prova di Copertura Radio per Ferrovie Nord – Varese Nord- Laveno Mondello Lago

L’Associazione Radioamatori Italiani – Radiocomunicazioni Emergenza Lombardia ODV ha portato a termine con successo la quinta esercitazione di copertura radio lungo la tratta ferroviaria Varese Nord – Mandello Lago, tenutasi il 22 febbraio 2025.

L’obiettivo era testare la rete radioamatoriale d’emergenza nelle stazioni ferroviarie di Ferrovie Nord, verificando la qualità delle comunicazioni sia in FM analogica che in DMR digitale.

Le 10 stazioni ferroviarie presidiate per la prova Radio.
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Celebrazione del 20° Anniversario del Centro Polifunzionale di Emergenza di Gallarate

Sabato 1 marzo, si è svolta la manifestazione per il ventesimo anniversario della fondazione del CPE di Protezione Civile di Gallarate, un evento significativo che ha visto la partecipazione di tutte le autorità della provincia di Varese, insieme ai sindaci e alle forze dell’ordine.

Nel suo intervento, il coordinatore Pietro Orlandi ha sottolineato l’importanza del contributo di ARI RE Lombardia ODV, che ha trovato ospitalità presso la struttura del CPE di Gallarate. A testimonianza del forte legame di collaborazione, ha consegnato una targa ricordo e un gagliardetto al nostro coordinatore Fabio IU2ACH, che ha partecipato all’evento nonostante fosse convalescente (grazie Fabio! 😊).

Tra i presenti, anche il nostro collega e presidente della Sezione ARI di Gallarate, Gianvito IZ2FEB, a dimostrazione della sinergia tra radioamatori e Protezione Civile, fondamentale per garantire comunicazioni affidabili in caso di emergenza.

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61 postazioni radio attivate, 70 operatori in campo: un sistema sempre più efficiente!

Domenica 15 dicembre 2024, gli operatori ARI RE odv hanno partecipato con entusiasmo e professionalità a una prova di sintonia radio della Rete Zamberletti, finalizzata a testare l’operatività delle antenne e delle stazioni radio installate sui Municipi della Provincia di Varese.

Questa 35a prova, che ha visto l’attivazione di 61 postazioni radio, ha rappresentato un importante passo avanti nella verifica e nel potenziamento del sistema di radiocomunicazione d’emergenza provinciale. La rete ha coinvolto, oltre ai Municipi, anche istituzioni come i VVF di Varese, la CRI, le Ferrovie Nord e il centro di ricerca Ispra.

I nostri operatori ARI RE hanno la propria valigetta radio per le emergenze, questa di Fabio IU2ACH
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Esercitazione “Olona 2024” – ARI RE Radiocomunicazioni Emergenza ODV in GALLERIA

L’esercitazione “Olona 2024” si è tenuta nella notte tra il 2 e 3 ottobre 2024 nella galleria ferroviaria di Castellanza della linea Malpensa -Milano di Ferrovie Nord, con lo scopo di testare le procedure di emergenza ferroviaria e la cooperazione tra diversi enti operativi in caso di un incidente rilevante. Lo scenario ipotizzato ha simulato un guasto tecnico al carrello di coda di un treno Malpensa Express, con conseguente arresto improvviso del convoglio e sviluppo di fumo, a cui è seguito un principio d’incendio. Il treno, fermo all’interno della galleria (a metà esatta) lunga 3 km circa, trasportava circa 50 passeggeri, di cui 7 feriti e 13 con disabilità fisiche (compresi un disabile su sedia a rotelle e uno non vedente).

Obiettivi dell’Esercitazione

L’esercitazione aveva vari obiettivi specifici, tra cui:

  • Verificare le tempistiche di intervento del personale ferroviario.
  • Testare l’efficacia delle procedure di emergenza, compreso il Piano di Emergenza Interno (PEI) di Ferrovie Nord.
  • Valutare il flusso di informazioni tra le forze di soccorso e il personale di gestione ferroviaria.
  • Monitorare l’efficacia dei sistemi di comunicazione, evacuazione e controllo di sicurezza all’interno della galleria.

Ruolo di ARI RE – Radiocomunicazioni Emergenza ODV

Il compito specifico di ARI RE durante l’esercitazione era di garantire la continuità delle comunicazioni radio tra lo scenario dell’incidente (galleria ferroviaria) e la Direzione di Ferrovie Nord (C.O.A.) simulando un eventuale collasso delle reti di telefonia cellulare. Questa simulazione ha permesso di testare l’efficienza delle comunicazioni in condizioni di emergenza, e di verificare la capacità di ARI RE di attivare e gestire ponti radio d’emergenza.

Luigi IK2LOR, Mario IU2LZV e IW2CNR alla stazione radio ARI RE posizionata presso il C.O.A. di F.N.

Attività Specifiche di ARI RE

  • Simulazione di blackout delle reti di telefonia cellulare: Durante l’esercitazione, si è ipotizzata una situazione di degrado della rete telefonica tradizionale, e ARI RE ha implementato i propri sistemi di comunicazione radio per mantenere operativi i collegamenti
  • Implementazione dei ponti radio d’emergenza: Sono stati attivati 2 ponti radio (analogico e digitale) per garantire comunicazioni stabili e sicure, con copertura adeguata anche nelle zone difficili come le gallerie ferroviarie.
  • Verifica delle reti radio esistenti: Durante l’esercitazione, ARI RE ha contribuito anche a testare l’efficacia delle reti di comunicazione radio già esistenti, utilizzate dai Vigili del Fuoco per la gestione delle emergenze in galleria.
  • Verifica del flusso informazioni via radio dal PCA al COA (direzione FN)
  • Scenari Operativi e Tempistica degli Eventi L’esercitazione ha seguito una cronologia precisa di eventi, in cui ARI RE ha svolto un ruolo di supporto :
  1. Ore 23:30 (02/10/24): Inizio del briefing presso la stazione di Castellanza, con il coinvolgimento di tutte le squadre di soccorso e le autorità partecipanti. In questa fase, ARI RE ha stabilito le comunicazioni operative con la Direzione.
  2. Ore 01:15 (03/10/24): Simulazione dell’arresto improvviso del treno all’interno della galleria, con sviluppo di fumo e inizio delle procedure di emergenza.
  3. Ore 01:27: Interruzione della circolazione ferroviaria e attivazione delle squadre di soccorso tramite il NUE 112.
  4. Ore 01:40: Disalimentazione della linea elettrica e inizio delle operazioni di messa in sicurezza dell’area. Le squadre dei Vigili del Fuoco hanno iniziato le procedure di evacuazione.
  5. Ore 01:45: Ingresso delle squadre di soccorso nella galleria e avvio delle operazioni di spegnimento dell’incendio e di assistenza ai feriti.
  6. Ore 02:45: Completamento dell’evacuazione dei feriti, con ARI RE che ha garantito un flusso costante di informazioni tra i vari enti operativi C.O.A. di F.N. e il Posto di Comando Avanzato (PCA).
  7. Ore 03:41: Fine dell’esercitazione, con cessazione dell’allarme e ripristino delle comunicazioni tradizionali.

Risultati e Valutazioni Finali

L’esercitazione ha permesso di identificare diversi punti di forza e alcune aree di miglioramento.

Abbiamo inizialmente riscontrato difficoltà a trasmettere all’interno della galleria, probabilmente per motivi tecnici. Il nostro piano iniziale per garantire comunicazioni radio affidabili dall’interno della galleria all’esterno prevedeva il posizionamento di Fabio IU2ACH e Tino IK2EHX con un mezzo mobile a circa 200 metri dall’ingresso della galleria, nei pressi della stazione di Castellanza, accanto ai binari. Utilizzavamo un’antenna direttiva a 8 elementi puntata verso l’interno della galleria per coprire la distanza di 1,7 km, dove il treno si era fermato a causa del guasto e del principio d’incendio.

Tuttavia, non si trattava di trasmettere un segnale in una galleria normale, ma in una galleria ferroviaria con cavi elettrici (sebbene fosse rimasta attiva solo la media tensione), binari, e soprattutto con il “blocco” creato dallo stesso treno che ostacolava il segnale, impedendogli di raggiungere i colleghi Luciano IZ2VIT e Giovanni IZ2KOW. Abbiamo provato a cambiare antenne, passando da VHF a UHF, con antenne omni e direttive, ma il segnale risultava molto debole e si interrompeva prima del treno, non arrivando al punto dell’incidente

Queste le dimensioni del treno dentro la galleria..notare il poco spazio che le onde radio dopo un 1,7 km avrebbero dovuto attraversare..praticamente un “tappo” che sicuramente ha provocato il blocco del flusso comunicazioni radio

In passato avevamo sperimentato comunicazioni radio in altri tipi di gallerie, come quelle stradali o nei mezzanini delle metropolitane, anche più lunghe, ma non avevamo mai avuto esperienza diretta nelle gallerie ferroviarie. Dopo circa venti minuti, siamo passati al piano B: abbiamo deciso di utilizzare una tecnica già testata in precedenti esercitazioni con Ferrovie Nord, ovvero il sistema di relay.

Mauro IW2VKT ha lasciato il supporto al PCA (Posto di Comando Avanzato) lasciando Maurizio IK2ILW e ha raggiunto l’ingresso del Pozzo 4 della galleria. Giovanni IZ2KOW si è posizionato all’interno, all’inizio della galleria, e Luciano IZ2VIT raggiungeva la code del treno dove avvenivano i soccorsi ai viaggiatori coinvolti nell’incidente simulato, e finalmente i messaggi hanno iniziato a passare chiaramente, sebbene con un forte rumore di fondo causato dai grandi ventilatori accesi dai Vigili del Fuoco per liberare la galleria dal fumo.

Alla fine, i 50 figuranti, con diversi feriti simulati, sono stati evacuati uno per uno attraverso le scale del Pozzo 4, dove AREU aveva allestito un campo di primo soccorso con numerose ambulanze.

  ARI RE ha dimostrato una buona capacità di garantire continuità nelle comunicazioni in condizioni avverse, permettendo un coordinamento rapido e sicuro. Le comunicazioni radio si sono dimostrate stabili anche in un ambiente complesso come quello della galleria ferroviaria.

Tra i successi principali:

  • Efficienza dei ponti radio d’emergenza esterni alla galleria. Operatori Fabio IU2ACH e Tino IK2EXH
  • Ruolo fondamantale sono state le radiocomunicazioni continue tra il Posto di Comando Avanzato e il COA (Direzione FN) Operatori Giordano IW2CNR Mauro IU2LZV e Luigi IK2LOR
  • Professionalità e preparazione degli operatori in galleria ,Luciano IZ2VIT e Giovanni IZ2KOW
  • PCA :comunicazioni radio giunte e trasmesse con ottimi segnali, operatori Maurizio IK2ILW e Mauro IW2VKT spostato poi esternamente al “Pozzo 4”
  • Test positivo dei sistemi di comunicazione radio dei Vigili del Fuoco e del sistema di estrazione fumi. Tuttavia, restano dubbi sulla resilienza del loro sistema fisso di comunicazione radio all’interno della galleria: il ripetitore dei VVF che trasmette a 430 MHz, passando all’esterno sulle frequenze dei 70 MHz, potrebbe non funzionare correttamente in caso di un incendio reale.

Suggerimenti per Miglioramenti Futuri:

  • Verificare la copertura delle comunicazioni radio in altre gallerie o in zone soggette a forte interferenza elettromagnetica.
  • Effettuare ulteriori test per garantire una maggiore ridondanza in caso di interruzione simultanea di più sistemi di comunicazione.

Conclusioni

L’esercitazione “Olona 2024” è stata un’importante occasione per testare e ottimizzare le procedure di gestione delle emergenze ferroviarie. Il contributo di ARI RE è stato positivo per garantire la comunicazione in un contesto critico.

Massima Efficienza: Operativi con Radio Mail (Winlink SAT) tramite il Satellite Radioamatoriale QO-100″

Sabato 1 giugno 2024, alcuni dei nostri volontari di ARI RE Lombardia odv si sono incontrati nella nostra sede operativa di Gallarate per la presentazione del progetto “WINLINK OSCAR 100”.

 Pietro Molina  I2OIM della sezione ARI di Vigevano, ha illustrato il lavoro e il sistema, spiegando come il progetto, finanziato dall’A.R.I. Comitato Regionale Lombardia e dato in uso ad ARI RE odv, , abbia portato alla realizzazione pratica dell’apparecchiatura necessaria per utilizzare Winlink (e non solo) tramite il satellite radioamatoriale Oscar 100 (QO-100).

Durante la presentazione, sono state mostrate le varie fasi di sviluppo dell’attrezzatura, sottolineando l’importanza di questo sistema per le comunicazioni di emergenza. Il progetto rappresenta un significativo avanzamento tecnologico, permettendo agli operatori ARI RE di trasmettere messaggi via e-mail anche in situazioni critiche, in assenza di copertura internet e di nodi Winlink irraggiungibili  in VHF-UHF o in HF e dove le comunicazioni tradizionali potrebbero risultare difficoltose o impossibili.

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“Volontari per una notte 2024”

L’iniziativa “Volontari per una notte” promossa da ARI Brescia, dai volontari ARI RE odv di BS e da altre 12 associazioni di volontariato, ha coinvolto un centinaio di ragazzini di quinta elementare in un’esperienza unica e formativa. Per due giorni e una notte, i ragazzi si sono cimentati in attività legate alla protezione civile, imparando non solo teoricamente ma anche praticamente i comportamenti da tenere in caso di emergenza.

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80 operatori in campo: prova tecnica superata!

Domenica 17 dicembre gli operatori ARI RE odv con vero spirito OM hanno dato la loro disponibilità a partecipare ad un importante prova di sintonia radio (Rete Zamberletti) e di operatività delle antenne installate sui municipi della Provincia di Varese.

In questa 34a prova sono stati attivati oltre 70 Municipi e alcuni enti ed istituzioni come i VVF di Varese, la CRI, le Ferrovie Nord e il centro di ricerca Ispra. E’ la seconda prova del 2023, la prima aveva visto coinvolti gli altri 60 e più comuni sempre della Provincia di Varese.

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