Assistenza Radio alla M.A.G.A. Gara Mondiale 2024 Skymarathon: Un’Infrastruttura Fondamentale per la Sicurezza degli Atleti

La M.A.G.A. Skymarathon, che attraversa i paesaggi mozzafiato della Conca di Oltre il Colle e della Val Serina, non è solo una sfida per i corridori, ma anche un banco di prova per la sicurezza e l’assistenza tecnica. In particolare, l’assistenza radio gioca un ruolo cruciale, garantendo comunicazioni efficienti anche nei tratti più isolati e in alta montagna, dove la copertura cellulare è spesso assente. Il percorso di 39 km, con un dislivello di oltre 3000 metri, include quattro cime che superano i 2000 metri (Menna 2300 m, Arera vetta 2512 m, Grem 2090 m, Alben 2010 m).

La postazione Radio di Elisa IU2KYQ monte Menna 2300 m

L’importanza della comunicazione radio

In una gara di livello mondiale con la partecipazione di centinaia di atleti, la sicurezza è la priorità assoluta. L’assistenza radio, fornita da un nostro team di radioamatori esperti, permette di monitorare costantemente la situazione lungo il percorso, segnalare eventuali emergenze e coordinare i soccorsi. Grazie alla loro esperienza, i radioamatori garantiscono una rete di comunicazione efficace, indispensabile per la gestione sicura della gara.

Organizzazione e pianificazione

Prima dell’evento, gli operatori radio delle sezioni ARI di Bergamo (15), Cinisello (2), Magenta (2), Monza (1) e Trento (1) si sono riuniti per pianificare la copertura del percorso, migliorando le postazioni rispetto alle edizioni precedenti. Elisa IU2KYQ è stata l’organizzatrice dell’impianto coadiuvata da Diego IW2MZX. È stata effettuata una mappatura delle aree critiche, specialmente nei punti più elevati e remoti, dove la comunicazione è più difficile. I radioamatori si sono posizionati strategicamente in vari punti della gara, assicurando una copertura completa. Questo ha richiesto una preparazione meticolosa, una profonda conoscenza della topografia locale e, in molti casi, anche una buona forma fisica.

Parte del Team “riunito” presso il Rifugio Capanna 2000 in Arera la sera prima della gara. Sveglia poi alle ore
4.50 Da sx: IU2ACH-IK2ILW-IU2QPE-IK2LHZ-IU2CKS-IU2CAV-IZ2AJE
Mappa delle postazioni radio

Per garantire il funzionamento delle comunicazioni in ogni condizione, sono state utilizzate attrezzature specifiche: radio VHF/UHF, antenne portatili (direttive e omnidirezionali) e sistemi di alimentazione indipendenti. Durante la gara, tutti gli operatori sono stati in costante contatto tra loro e con la base, situata nel paese di arrivo della gara a Serina (BG), permettendo una gestione coordinata delle informazioni e delle emergenze. Questo ha garantito il controllo di tutti i 450 partecipanti, permettendo di intervenire rapidamente in caso di smarrimento, malori o incidenti gravi. Un esempio significativo è stato il caso di un atleta che, caduto sulle creste del Monte Menna, ha riportato diverse ferite. Via radio è stato immediatamente segnalato l’allarme e indicato con precisione il punto dell’incidente. In pochi minuti, il soccorso alpino e un elicottero sono intervenuti, trasportando il ferito all’ospedale di San Giovanni Bianco.

Collaborazione con gli organizzatori

Il lavoro dei radioamatori non è stato svolto in isolamento: abbiamo collaborato strettamente con gli organizzatori della gara, tutti i nostri operatori erano in ascolto anche sulle frequenze LPD dei caposquadra dei 350 volontari distribuiti capillarmente su tutto il percorso, dei servizi di emergenza e le squadre di soccorso. Questa sinergia è stata fondamentale per affrontare situazioni impreviste. In caso di infortuni o difficoltà per gli atleti, il personale radio è stato in grado di inviare rapidamente un segnale di soccorso e coordinare le operazioni necessarie.

L’assistenza radio è un elemento imprescindibile per la sicurezza degli atleti durante gare così impegnative e su percorsi così impervi. Grazie all’impegno e alla professionalità dei radioamatori, la gara si è svolta in un clima di sicurezza, consentendo ai partecipanti di affrontare la sfida con la serenità di sapere che, in caso di bisogno, c’era sempre qualcuno pronto a intervenire. La passione per la radio non solo arricchisce l’esperienza della gara, ma contribuisce anche a salvaguardare la vita e il benessere degli atleti che affrontano le vette delle Orobie. Per noi radioamatori, l’assistenza radio rappresenta anche un’esercitazione pratica, che ci permette di sperimentare e valutare le migliori soluzioni tecnologiche, come la scelta tra l’uso della banda VHF o UHF e il tipo di antenna da utilizzare.

Hanno partecipato all’evento: della sezione ARI di Bergamo: IK2RLN-IK2AOH-IK2UWK-IU2GGB-IU2GLR-IW2HSA-IU2CAV-IK2LHZ-IU2CKS-IZ2AJE-IU2QPE-IU2KYQ-IW2MZX-IK2ANBIU2LXP. Della Sezione ARI di Magenta: IZ2KOW-IW2IPM. Della Sezione ARI di Cinisello B.: IK2ILW-IU2ACH. Della sezione ARI di Monza: I2HLY. Della s ezione ARI di Trento IN3KFF

Quì un video dell’organizzazione della M.A.G.A.Skymarathon 2024:

https://www.facebook.com/reel/1695342801286034

Presentazione del Progetto Carrington

Il 24 febbraio 2024 presso la nostra sede operativa di Gallarate sarà presentato a tutti i soci ARI , ARI RE, ai Media, Istituzioni e Partecipanti, il Progetto Carrington.

Il progetto Carrington è un’iniziativa di fondamentale importanza per la nostra comunità radioamatoriale e per la sicurezza delle nostre comunicazioni.

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Luglio 1987 le radiocomunicazioni d’emergenza nel disastro della Valtellina

I giovani volontari di ARI RE forse non conoscono il contributo che i radioamatori del CER (Corpo Emergenza Radio poi costituita ARI RE) diedero in occasione del disastro in Valtellina iniziato il 18 luglio del 1987.

In questi giorni la nostra chat su WhatsApp è stata molto movimentata riguardo la meteo presentatasi con fenomeni estremi su tutta la Regione Lombardia. Alcuni di noi hanno “perso” anche le antenne, ma è un disagio ridotto rispetto alle vittime e ai notevoli danni riportati da infrastrutture, case ed auto. Grandine di alcuni cm caduta in molte zone, venti che hanno soffiato oltre i 100 Kmh ( zona San Siro Milano registrati 108 !) accumuli piovosi notevoli. Unico lato meno violento è stato l’accumulo non eccessivo in poche ore di pioggia. Nessuna stazione ha mai superato negli ultimi eventi temporaleschi più di 100 mm. E menomale perchè la situazione meteorologica è stata molto simile al nubifragio accaduto nel luglio del 1987 in Valtellina. Iniziò anche lì con l’anticiclone di origini atlantiche (quello di questi giorni che ha portato le temperature oltre i 35° è stato di origine africana) , scesero poi correnti fredde provenienti dall’artico originando un vortice ciclonico profondo sulla Manica. Erano altri tempi e le allerte meteo non erano ancora “nate”.

Già il 15 luglio radioamatori della Alta Savoia segnalavano via radio, essendo tutte le comunicazioni telefoniche interrotte, gravi danni dalle parti di Annecy. Solo il centro Geofisico di Varese con Salvatore Furia diramò l’allerta meteo inviando un fax all’Ing. Moiraghi responsabile della nuova Protezione Civile della Lombardia. Il 17 luglio sulla base delle osservazioni meteo in corso, il Centro Geofisco Alpino allertò le prefetture interessate e il Dipartimento di Roma .

Fu la prima volta che si formò una catena informativa tra organi tecnico-previsionali e decisori di P.C. Praticamente fu il primo vero ” avviso di condimeteo avverse” .

La Lombardia era la prima regione ad avere ancor prima della legge 225/92 , nel 1987 un servizio regionale di P.C. Era già presente la struttura del volontariato. Non c’era L’ARPA, ma era il centro geofisico di Varese che comunicava alla struttura del soccorso i dati pluviometrici e previsioni meteo. Grazie a quell’allerta meteo del Centro Geofisico Le Prefetture avvisarono i Sindaci e si salvarono molte vite. Si sgomberarono campeggi, furono presidiate strade e ponti, argini dei fiumi e laghi anche di notte e proprio nella notte tra il 17 e 18 luglio si attuarono tutte le precauzioni possibili per salvaguardare le persone.

Il 18 era un sabato e dalla mattina iniziò il disastro coinvolgendo un vasto territorio, dalla Valtellina alla Val Brembana e la Val Camonica frane e straripamenti, interrompendo vie di comunicazione, ferrovie. Molti comuni rimasero senza elettricità. Ci furono danni ad abitazioni, capannoni, industrie e aziende agricole.

Soprattutto le difficoltà per i soccorsi erano dovute alla mancanza di comunicazione.

Linee telefoniche interrotte, la Valtellina risultò da subito la più colpita, intervennero i corpi d’armata degli alpini e i radioamatori assicurarono le radiocomunicazione d’emergenza tra la sala operativa di Regione Lombardia e la Prefettura di Sondrio.

Riportiamo l’articolo dell’ex e compianto coordinatore dell’allora ARI CER I2JSN Gianni Salvi.

“Il 18 c.m., mi trovavo con la mia famiglia sul Lago Maggiore a trascorrere un periodo di vacanze. Alla sera, sulle frequenze VHF ed UHF che normalmente ascolto, ho recepito che stava accadendo qualcosa di insolito e di particolarmente grave in Valtellina e nelle Valli Bergamasche. La pioggia, caduta per ore e ore (n. di ik2ilw 350/400 mm) a causa di forti temporali nelle zone, stava causando vittime e disastri immani.
Via radio ho contattato subito gli amici del CER-Milano ed e’ iniziata la fase di allertamento del sistema. Direttamente con un ricevitore radio casalingo ho captato a fatica i segnali in 80 metri emessi dalle stazioni radio della rete delle Prefetture che nel frattempo era stata attivata. Erano presenti in rete le Prefetture di Varese, Como, Bergamo e Sondrio. La ricezione della stazione radio di quest’ultima era molto difficoltosa. Alle ore 23 circa 1’attività su questa rete e’ stata sospesa. Nel corso della notte, viste le condizioni di necessità estrema, gli amici di Milano con i responsabili della Protezione Civile della Regione Lombardia, decidevano di mettere in attività la Sala Operativa Regionale e la sua stazione radioamatoriale. Vista l’impossibilita’ di contattare direttamente i colleghi radioamatori valtellinesi che coordinati dalla Prefettura di Sondrio stavano svolgendo traffico di emergenza sul locale ripetitore R5, i responsabili del CER-Milano, in accordo con quelli della Regione Lombardia decidevano di inviare all’Ospedale di Sondalo, utilizzando un elicottero messo a disposizione dalla Regione stessa, le apparecchiature necessarie ad attivare un “link” in UHF, già sperimentato in occasione dei Campionati Mondiali di Sci del I985, al fine di potere stabilire un contatto diretto tra il Centro Trasmissioni ARI-CER di Milano e la rete radio di emergenza operante in Valtellina. Preposti a questo compito due OM milanesi che, recuperate durante la notte le apparecchiature, le antenne e tutto quanto era necessario, partivano dall’aeroporto di Bresso e raggiunto l’Ospedale di Sondalo alle ore 07 circa, iniziavano la loro installazione. Nel frattempo, constatato che era necessaria anche la mia presenza, decidevo di lasciare la mia famiglia al lago e di raggiungere il Centro Trasmissioni di Milano. Alle ore 12 circa attivavamo la tratta UHF e da quel momento, sino allo scioglimento della rete d’emergenza, siamo sempre stati in contatto diretto con la Prefettura di Sondrio e la sua rete su R5 Valtellina. Le notizie che da lassù giungevano continuamente al CT, venivano immediatamente passate alla Sala Operativa della Regione Lombardia ed alla Prefettura di Milano la cui stazione radio era stata nel frattempo attivata.
Naturalmente, per via inversa, venivano trasmesse alla Prefettura di Sondrio tutte le richieste d’informazione che giungevano al CT e le moltissime richieste di notizie di persone, colonie di bambini, di campi di scouts o di altri, i familiari dei quali da sabato 18 non avevano avuto piu’ notizie a causa della totale assenza dei collegamenti telefonici. Le risposte a queste richieste tornavano al CT anche dopo ore perché le ricerche, effettuate da addetti del CAI o da altri volontari disponibili, dovevano essere svolte unicamente con spostamenti a piedi per mancanza di collegamenti stradali. Grazie al servizio telefonico gestito dagli scouts dell’AGESCI di Milano presso il CT e la Sala Operativa della Regione Lombardia queste risposte venivano comunicate agli interessati utilizzando le normali linee telefoniche disponibili. Contemporaneamente al traffico radio con la Valtellina il CT e’ sempre stato all’ascolto delle frequenze utilizzate dagli amici di Bergamo e di Brescia che erano in attivita’ per l’emergenza in valle Brembana ed e’ intervenuto svariate volte per chiedere o dare informazioni sino a quando questa rete e’ rimasta attiva.
I due radioamatori di Milano che avevano installato il trasponder a Sondalo rimanevano sul posto per controllare le apparecchiature e le relative alimentazioni che dipendevano solamente da un motogeneratore portatile appositamente installato dato che ancora non era tornata la normale energia elettrica. Nel pomeriggio il Sindaco di Grosotto, località isolata anche telefonicamente, ha chiesto esplicitamente di poter avere al proprio fianco un radioamatore per poter comunicare le proprie esigenze alla Prefettura di Sondrio, pertanto uno dei due OM milanesi in Sondalo e’ stato dislocato in quella località. Nel pomeriggio di domenica 19 la Sala Operativa della Protezione Civile della Regione Lombardia ci comunicava la possibilità di trasportare a Sondrio due persone.
Considerandolo utile per i radioamatori valtellinesi che erano in continua operatività sin dalla sera prima abbiamo sfruttato l’occasione inviando due operatori radio milanesi che alle ore I9 circa si sono affiancati a quelli presenti presso la Prefettura di Sondrio.
L’attività di tutta la rete radio costituita con la Valtellina e’ proseguita ininterrottamente sino al giovedì successivo quando non e’ stata più ritenuta necessaria durante le ore notturne dato che molte linee telefoniche erano state ripristinate. La Prefettura di Sondrio, se si fosse presentata la necessità, avrebbe potuto allertare telefonicamente chi di dovere a Milano e riaprire in ogni momento la rete.
Il giorno 21/7, mediante un elicottero della Regione, i quattro operatori milanesi presenti in
Valtellina venivano sostituiti con altri quattro rimpiazzati a loro volta il 23 e 24 da tre operatori di Parma che sono rimasti in attività sino al 26 e 27/7.
Venerdì 24/7, dato che le linee telefoniche erano tornate alla normalità, abbiamo suggerito al coordinatore CER di Sondrio che concordava con noi, di insistere presso i responsabili della Prefettura di Sondrio affinché prendessero in considerazione l’opportunità di smobilitare tutta 1a rete d’emergenza dei radioamatori. Le Autorità preposte, temendo un ulteriore peggioramento delle condizioni atmosferiche con disastrose conseguenze, hanno ritenuto di dover rinviare questa decisione a lunedì 27/7 sospendendo l’attività della rete stessa solamente nelle ore notturne. Nelle prime ore del pomeriggio del 27/7 e’ giunto, dalla Prefettura di Sondrio, l’ordine di smobilitazione e gli operatori ancora impegnati hanno potuto rientrare alle loro abitazioni.
NOTE TECNICHE I contatti radio tra il CT e le stazioni radioamatoriali installate presso la
Prefettura di Milano e la Sala Operativa della Protezione Civile della Regione Lombardia si sono svolte su una frequenza VHF ed un’altra UHF.
Per quanto riguarda il “link” UHF per il collegamento con la Valtellina si sono usate le seguenti apparecchiature:
CT Milano: RTX ICOM IC47I ;
Amplificatore lineare “Microset 40W” ;
Antenne 2X20 elementi a polarizzazione orizzontale ;
Per ovviare alle perdite nei cavi d’antenna dovute all’eccessiva distanza esistente tra il
trasmettitore e l’antenna si e’ dovuto utilizzare un sistema di telecomando tra la sala radio ed il locale esistente a pochi metri dall’antenna dove e’ stato posizionato l’RTX.
Sondalo: RTX ICOM IC47 per i 430 Mhz ;
RTX ICOM IC27 per i 144 Mhz ;
Antenna 20 elementi orizzontali ;
Alimentazione autonoma di emergenza con generatore da 1 Kw ;
Il segnale proveniente in UHF dal CT Milano veniva traslato all’ingresso del ripetitore R5 in VHF ed ascoltato in tutta la Valle; in senso inverso anche con un piccolo RTX portatile si poteva comunicare anche con il CT Milano previa autorizzazione della Prefettura di Sondrio che fungeva da capo maglia.


Gli operatori radio impegnati in questa emergenza sono stati:
I2 UPG Pelegatta Alberto , IW2BO Franzini Fulvio,
IK2AYS Fraschini Davide, I2 AVF Volpi Franco,
IK2CZL De Tomasi Vittorio, I2 BGH Rovighi Alessandro,
IW2BCF Causin Roberto, I2 MUH Mauri Gaetano,
I2 UYH Silvestri Sandro, I2 YNA Denaro Paolo,
I2 EDU Trabattoni Ettore, IW2 CRT Rocchi Tiziano,
I2 JSN Salvi Gian Maria, I2 WWW Martinucci Mimmo,
IK2 ALO Wengler Guglielmo, I2 VGT Vergani Giuseppe,
I2 JDQ Marcovati Maurizio, IW2 DFG Belinzoni Giorgio,
IW2 DCD Sissa Giandomenico, IW2 DVL Quatrocchi Massimo,
I2 ROQ Rognoni Dario, IW2 CEX Ladini Antonio,
IK2 ANP Del Sole Angelo, IK2 EFG Chemolli Gianni,
IK2 BPK Michielutti Roberto, I2 YNJ Birindelli Michele,
IK2BWO Carmignano Alessandra, I2 GAG Gaggiani Sergio,
IW2DHN Carera Fabio, IK2 GQQ Caldara Luciano,
IW2BUY Boncristiani Antonio, IK2 ILW Andreozzi Maurizio,
IK2 DKJ Della Mariga Moreno, IK2 FIL Giacchetti Enrico,
I2 XLF Perego Serafino, I2 IZQ Colombo Dario,
I2 ZKA Zappani Arrigo, IK2 BUF Colombo Piero,
IW2CFR Bongiovanni Salvatore, I2 SBW Cicioni Giovanni,
Inoltre sono intervenuti anche tre radioamatori di Parma:
I4 GLN Gallina Luigi, I4 LJX Lipari Salvatore, I4 ERS Rossi Ercole.
Operatività in Valtellina

Operatività in Milano
Malgrado il periodo estivo che ha assottigliato notevolmente anche le fila del CER ben 40 operatori, un terzo dei quali prossimi cerini si sono alternati alle apparecchiature ufficiali per garantire i collegamenti con le zone in emergenza.
Concludendo, mi sento in dovere di ringraziare tutti coloro che si sono messi a disposizione del CER-Milano, per quanto era necessario fare in questa occasione ed in particolare i tre amici del CER di Parma che hanno operato in Valtellina e tutti i radioamatori di Bergamo e di Brescia che hanno svolto un ottimo lavoro nelle valli bergamasche.
Il Coordinatore ARI-CER per la Provincia di Milano

( I2JSN – Gian Maria Salvi )

Sempre più in alto!

Esercitazione radio e utilità alla M.A.G.A. Alpi Orobie

Da diversi anni il contributo dei radioamatori dell’ARI diventa essenziale quando centinaia di concorrenti gareggiano su montagne alte 2000/2500 metri, salendo e scendendo cime e percorrendo valli.

Unica possibilità di collegamento tra i volontari sparsi sull’intero percorso è la RADIO!

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ARI RE Bergamo al Campo Scuola Giovani Alpini

ARI RE BG Campo Scuola Giovani Alpini

A seguito di richiesta pervenuta alla Provincia di Bergamo tramite gli Uffici della Regione Lombardia è stata chiesta la disponibilità del CTM per la presentazione delle sue dotazioni e funzionalità all’interno del “Campo Scuola Giovani Alpini”, che si è svolto nel mese di giugno 2017 ad Almenno San Bartolomeo. Leggi tutto “ARI RE Bergamo al Campo Scuola Giovani Alpini”

27-28 maggio: al Radiant si soffia la 90a candelina con ARI Milano

Vintage Morse Machine

Il prossimo fine settimana sarà un’occasione speciale per festeggiare i primi 90 anni dell’Associazione Radioamatori Italiani. ARI Nazionale ha predisposto un programma ricco e interessante e anche la Sezione ARI di Milano ha in serbo alcune sorprese. Vediamo di cosa si tratta e perché vale la pena visitare Radiant Expo al Parco Esposizioni di Novegro Leggi tutto “27-28 maggio: al Radiant si soffia la 90a candelina con ARI Milano”